“Un distretto rurale per lo sviluppo delle aree interne: il modello Gal Irpinia” è il titolo dell’incontro promosso dal Gal Irpinia che si svolgerà sabato, 15 dicembre, con inizio alle ore 17.00, presso il Castello d’Aquino di Grottaminarda.

L’appuntamento rappresenta un’utile occasione di confronto sulle tematiche dello sviluppo rurale e sulla pianificazione territoriale che vede nel Gal Irpinia un ineludibile riferimento territoriale.

L’incontro, che sarà moderato e coordinato da Virginia Pascucci, assessore alle attività produttive del Comune di Grottaminarda, vedrà i saluti di Angelo Cobino, sindaco di Grottaminarda, di Carmine Famiglietti, presidente della Comunità Montana dell’Ufita, di Marcello Arminio, presidente della Comunità Montana Alta Irpinia e di Gerardo Iandolo, presidente della Comunità Montana Terminio Cervialto.

Seguirà l’introduzione di Giovanni Maria Chieffo, presidente del Gal Irpinia. Interverranno Mario Grasso, direttore della CIA Campania, e Salvatore Loffreda, direttore della Coldiretti Campania.

Le conclusioni saranno affidate al consigliere regionale Maurizio Petracca, presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania, e a Franco Alfieri, responsabile della segreteria del presidente della giunta regionale della Campania.

L’incontro sarà preceduto da un laboratorio artigianale dedicato all’arte presepiale a cura di Andrea Montuori con inizio alle ore 16.00. In chiusura dei lavori, con inizio alle ore 19.00, laboratorio di degustazione dedicato alla Dieta Mediterranea nella sua declinazione dedicata al territorio del Gal Irpinia.

«Coldiretti da sempre considera i Gal come agenzie in grado di creare condizioni per la definizione e la realizzazione di un progetto che parta dal basso e che tenga conto delle specificità del territorio sui quali insistono. Questo può accadere anche in riferimento al Gal Irpinia - dichiara Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania che interverrà all’evento di sabato a Grottaminarda - Mi auguro, visto l’avvio della programmazione, che si possa spendere bene, che si possa fare buona spesa e che questi investimenti possano comunque stimolare il territorio e contribuire a fare rete».

«In virtù di questo – aggiunge Loffreda - a seconda di quelle che sono le vocazioni del territorio, in questa specifica area che interessa il Gal Irpinia credo che sia una buona intuizione lavorare per la definizione di un distretto rurale. Trovo, perciò, utile che si determinino oggi le condizioni perché si avvii la nuova programmazione avendo a riferimento la logica del distretto. Credo che oggi ci sia una condizione matura per farlo».

«Io immagino – così conclude il direttore di Coldiretti Campania - che I Gruppi di Azione Locale progressivamente cambino pelle, cambino mentalità. Fin qui si è fatta la corsa non tanto a capire quali fossero le esigenze del territorio, ma a mettere insieme amministrazioni, creando aspettative spesso inevase perché strozzate dalla blindatura rappresentata dal Psr. L’Irpinia può trovare una risposta in questo senso secondo quelle che sono le indiscutibili vocazioni territoriali che vanno proprio nella direzione di una ruralità diffusa e di qualità».