Misura 16.1.1 cooperazione

“BUSFAI” Nuovi modelli di business per la sostenibilità delle filiere delle aree interne
Misura 16 cooperazione

Partner

Gruppo Operativo “BUSFAI”

  • Fondazione Medes
  • Azienda Agricola Serro Croce di Vito Pagnotta
  • Federazione Provinciale Coldiretti Avellino

Capofila

Fondazione Medes

Contrada San Licandro n. 1- 84029 Sicignano degli Alburni (Sa)
Tel. +39 0828 1897221 - Mail medes@medes.eu
P.IVA: 01729610764

Responsabile Tecnico Scientifico

Prof. Giovanni Quaranta Professore ordinario  di Economia ed Estimo rurale (SSD Agr/01) presso il Dipartimento di Matematica Informatica Economia dell’Università degli Studi della Basilicata. È responsabile di oltre 30 progetti di ricerca, nazionali ed internazionali, focalizzati sulla valorizzazione delle produzioni agroalimentari e l’uso sostenibile delle risorse naturali. In particolare, si è occupato di processi di sviluppo basati su risorse locali e modelli organizzativi e gestionali innovativi attraverso l’analisi dei meccanismi per la riattivazione del potenziale socio-economico dei territori più svantaggiati e fragili.

 

Sintesi del progetto

L’obiettivo principale che il partenariato si propone di raggiungere mediante l’attuazione della proposta di innovazione è quello di accrescere la competitività delle imprese agricole del Gal IRPINIA che operano in un contesto difficile sotto il profilo ambientale caratterizzato da sistemi fragili e vincoli di protezione. Collateralmente la P.I. accompagnerà il sistema territoriale coinvolto verso l’adozione di un protocollo capace di contribuire al rinnovamento del sistema agricolo tradizionale locale e alla tutela del patrimonio culturale legato alle produzioni agricole delle aree protette ad alto valore ambientale come quelle del GAL IRPINIA.
L’obiettivo principale del progetto BUSFAI è quello di scalare l’innovazione maturata all’interno di una azienda altamente innovativa, che ha saputo incrociare ed intercettare le dinamiche della domanda, nell’intero territorio delimitato dal GAL IRPINIA. Perché ciò sia possibile occorre che l’innovazione passi attraverso una formalizzazione su base scientifica affinché si possa estrarre un modello di business ben identificato e definito. Questo idealtipo sarà poi condiviso con gli altri soggetti dell’ecosistema e reso idoneo ad essere trasferito in altre aziende che, per caratteristiche strutturali, di mercato o organizzative, potrebbero adottarla al proprio interno.